Terrazza Caffarelli

Palazzo Caffarelli al Campidoglio posizionato sul lato nord-ovest di esso ospita i suggestivi Musei Capitolini e la panoramica Caffetteria di Terrazza Caffarelli.

La storia di Palazzo Caffarelli ha inizio con Giovanni Pietro I - paggio di Carlo V - che la Famiglia Caffarelli ospitò durante il soggiorno romano. In ringraziamento l’imperatore donò la spianata sulla Rupe Tarpea, oltre il Palazzo dei Conservatori. Nonostante le passate glorie, il lato del Campidoglio ridotto a pascolo per animali, tanto da avere acquisito il nome di Monte Caprino, fu sottoposto a diverse opere di recupero da parte di Giovanni Pietro che proseguirono per mano del figlio, Ascanio Caffarelli.

Il Palazzo fu affidato nel 1823 all’ambasciatore di Prussia. Negli anni di dominanza prussiana all’interno del Palazzo furono costruiti un ospedale germanico e una biblioteca. Spazi poi acquisiti dai Caffarelli che incontrarono la resistenza da parte di Pio IX e del Comune di Roma. I tentativi di esproprio e le continue resistenze furono abbandonate. La fase di dominio di Prussia trasformò il cosiddetto “Granarone” in un nuovo spazio ancora oggi visibile su via del Teatro di Marcello.

Il Comune di Roma si riappropriò del Palazzo nel 1918 al termine dell’impero prussiano. In seguito il Palazzo subì una parziale demolizione realizzando nel 1925 la cosiddetta Terrazza Caffarelli e al di sotto un nuovo Museo Mussolini, poi Museo Nuovo.

Gli spazi vennero poi chiusi nel 1950 per problemi di staticità per le quali furono svolte indagini archeologiche.

Il Palazzo ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni che ne hanno alterato la conformazione originale e alcune volte affrescate sono conservate nel Museo di Roma.



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